Il Governo mette una prima pezza per aiutare chi ha i figli a casa da scuola a causa della chiusura delle scuole per l’emergenza Covid. Avranno diritto allo smart working i lavoratori che possono svolgere la loro attività da casa ed hanno in famiglia dei ragazzi minori di 16 anni costretti a rimanere a casa per la sospensione della didattica in presenza oppure perché positivi al coronavirus o in quarantena. Se, invece, l’attività lavorativa non è compatibile con il lavoro agile, uno dei due genitori con figli minori di 14 anni ha diritto al congedo al 50%, La retribuzione ed i contributi figurativi, però, si azzerano se il ragazzo ha tra 14 e 16 anni. Tuttavia, il dipendente non può essere licenziato per quell’assenza e ha diritto a ritrovare il proprio posto di lavoro al suo rientro.

Queste novità sullo smart working sono contenute nel decreto pubblicato sabato scorso sulla Gazzetta Ufficiale che contiene le misure anti-Covid, cioè lo stesso provvedimento he limita la mobilità in tutto il Paese.

Il lavoratore avrà diritto al lavoro agile per tutto il periodo di sospensione della scuola dei figli, oppure per la durata della quarantena o della malattia del figlio in seguito al contagio da coronavirus. Inoltre, se l’attività lavorativa non è compatibile con lo smart working, uno dei due genitori può chiedere e deve ottenere il congedo in caso di figli disabili con situazione di gravità accertata, sempre che questi ragazzi siano iscritti ad una scuola rimasta chiusa per Covid o ad un centro assistenziale sospeso per lo stesso motivo.

Quanto alle modalità per accedere a queste agevolazioni, chi ha già fruito di un congedo parentale tra il 1° gennaio ed il 13 marzo 2021 (data, quest’ultima, in cui è entrato in vigore il decreto) può presentare la domanda per convertirlo in congedo Covid che dà diritto all’indennità ma viene computato a parte.

Va da sé che il diritto a restare a casa è valido solo per uno dei genitori. Significa che anche nel caso in cui uno dei due svolga l’attività di lavoro agile, fruisca del congedo Covid, sia disoccupato oppure sia sospeso dal lavoro, l’altro non potrà chiedere lo smart working (a meno che sia l’azienda a deciderlo). Non potrà nemmeno chiedere il congedo Covid o il bonus baby-sitter, a meno che abbia anche altri figli minori di 14 anni avuti da altre persone che non fruiscono di alcuna agevolazione.

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